lunedì 15 maggio 2017

                                                                  

                   

È strano,
quasi ridicolo,
vedere come le cose appartenute a noi
dopo tanto tempo passano ad altri,
diventano di altri.
Chissà come le tratteranno,
se ne avranno cura
o se invece lasceranno accumulare la polvere.
Lì dove la gelosia
diventa naturale,
quasi necessaria
se mista alla dolcezza,
a ricordarci di quanto
possiamo amare.
E c'è poco da dire
o da fare:
la stanza più bella della casa
eri tu.


lunedì 19 settembre 2016

ITALIAN HORROR STORY- Recensione American Horror Story, 6x01

È il 14 settembre 2016 e il mondo è finalmente pronto per farsi devastare psicologicamente da una nuova stagione di American Horror Story.
Dopo aver assistito a crisi coniugali sconcertanti, possessioni demoniache, streghe in piena crisi adolescenziale, il circo dei disadattati e l'hotel degli orrori fashion; la curiosità verso il tema principale della season six è schizzata alle stelle, sollecitando un'agitazione che neanche l'elezione di Trump a Presidente degli Stati Uniti. Ma dopo 42 minuti di premiere sinceramente non sono ancora riuscita a capire di che cosa stiamo parlando, e questo non fa altro che intrigarmi ancora di più. Prologo: Shelby e Matt, una coppia perfetta, diventa vittima di una serie di sfighe: lui viene picchiato all'improvviso per strada da una pseudo gang che stava facendo un rito di iniziazione; lei per lo stress dell'accaduto perde il bambino che stava aspettando. Cominciamo bene...Ma questo è AHS,baby: meglio prepararsi al peggio.
"Amore, sai che ti dico? Trasferiamoci in mezzo alle stramaledette foreste isolate, tanto peggio di così non può andare!" Ed ecco la casa dei sogni: una farm house del 1971, con stanze così grandi che puoi togliere dalla strada almeno 20 senzatetto, ma costa solo £21,000 (e fattela una domanda, no?). E per comprarla inimichiamoci pure la banda bassotti del Far West, che sono sicura non la prenderanno a male! Anzi, magari dopo li invitiamo a bere una tazza di tè per fargli vedere le nuove tendine rosa.
Mentre Giulietta e Romeo inaugurano la nuova camera da letto, cominciano a sentirsi strani rumori satanici: grugniti, tonfi,urla. Ed è così che il nostro eroe esce in giardino per controllare, usando come arma una sola...torcia. Lei lo aspetta nuda nel letto come una Venere, mentre se io avessi sentito quel genere di versi, avrei pensato immediatamente a coprire ogni mio orefizio, e chiamare dalla Polizia fino alla Forze Speciali della DIGOS. Ma i due coniugi perfettini non si lasciano spaventare, ed ecco che il giorno dopo, mentre lei è a casa da sola e lui è fuori per lavoro, piovono denti. P-i-o-v-o-n-o-d-e-n-t-i. E lei, come se nulla fosse, si preoccupa appena, come se si fosse rotto lo sciacquone. E ovviamente Matt parte per lavoro: è la cosa migliore da fare dopo che c’è stata una tempesta di denti e si sono manifestati rumori strani dentro la tua nuova casa, contesa con dei contadini sdentati e dall'aspetto non proprio amichevole. Certo. "Starò bene."
Ed eccallà, gli ospiti si presentano per cena. Cena condita a base di zucchine, vino e qualche presenza aliena malvagia. Ottimo menù, Cracco levate. Roba che se avessi visto due gemelle alla Shining in casa mia, avrei acceso così tante luci che l’Enel mi avrebbe fatta socia onoraria, avrei chiamato così tanti amici, che neanche TGIF con Katy Perry. E invece no, la scelta della nostra eroina è farsi un bagno. Nella vasca. Fuori casa. E allora un po' te lo meriti il demonio. E giustamente il marito che ti crede pazza, perchè è più facile così, è il destino delle donne.
Dato che nessuno è in grado di gestire la situazione, interviene il primo personaggio sensato della puntata: Lee, la sorella di Matt, laureata in Psicologia Criminale, che dovrebbe essere in un rehab per tutte le pillole e l'alcool che ha ingurgitato. Ma bella tosta, ci piace. Quindi: mentre Matt installa delle telecamere fuori dal giardino per controllare la situazione e poi riparte per lavoro, incapace di dare utilità al suo personaggio, si accende la rivalità fra le due donne di casa, e una strana colonia di non morti/esattori delle tasse con i forconi avanza inesorabilmente, irrompe in casa e costringe le due donne ad allearsi, nascondendosi in cantina. Nel momento in cui l'esercito del demonio è arrivato, la pistola di Lee sta esattamente dove dovrebbe essere: chiusa nel suo armadio. Splendido.
Il marito riceve un messaggio su Whatsapp dai non morti, quindi torna a casa di corsa, sperando di fare l'eroe. Shelby e Lee escono dalla cantina quando pensano che gli esattori/non morti siano andati via, e vedono che qualcuno ha fatto il bucato, appendendo, al posto dei panni, centinaia di pupazzetti voodoo. Shelby capisce che non è uno scherzo per bambini,quindi si alza, chiude baracca e baracchini e se ne va. Ma mentre guida in preda al panico, investe una donna, che è palesemente la reincarnazione di Mrs Doubtfire, che si rialza come se nulla fosse e scompare nel bosco. Shelby la insegue, perchè probabilmente nel frattempo è diventata masochista - è l'unica spiegazione possibile. E dopo un po' si ricorda di non essere una giovane marmotta, e di essersi persa in un bosco in piena notte, mentre simpatici zombie (???) si rialzano dalla terra a darle il benvenuto. Sigla. Ah, ma la sigla?

mercoledì 24 agosto 2016

L'ora buona

Fabio Falcone Photo

Fra le sette e le otto di sera il cielo diventa rosa, anche se non è l'Ovest, e il sole per dispetto tramonta dall'altra parte.
Fra le sette e le otto di sera non ci sono mai state guerre: è troppo tardi per cominciare, e poi si ha fame e tutti vanno, restano, passeggiano, come se avessero già fatto tutto quello che dovevano fare nella giornata.
Fra le sette le otto di sera non c'è il pieno silenzio, come di notte, ma tutti parlano con la voce stanca, attendendo la sorpresa nell'ora tarda.
Fra le sette e le otto di sera io corro, e mi sembra di non aver fatto altro in tutta la mia vita, anche se stavolta è diverso: non seguo più un'ombra, ma seguo un'impronta, la mia.
Fra le sette e le otto di sera è inevitabile pensare alle cose belle: propositi, miglioramenti e programmi, come una giornaliera Vigilia di Natale.
E poi ci sei tu, e questo è l'effetto che mi fai: torno a casa e scrivo.
Tu mi fai sentire sempre fra le sette e le otto di sera.


domenica 17 luglio 2016

Quando non hai ispirazione

Ho fatto un sogno.
Ero nella mia camera e la mia migliore amica mi accusava di aver fatto qualcosa di molto brutto, qualcosa di ignobile e imperdonabile. Io la ascoltavo con le lacrime agli occhi, tentando di ricordare, ma in cuor mio sapevo di essere innocente. A quel punto cercavo di aprire la bocca per difendermi, e dalla mia gola non usciva alcun suono. Ero afona, muta, senza alcuna parola. Ecco la mia paura più grande. Molte volte non ho avuto il coraggio di parlare, ho pensato non ne valesse la pena, ho evitato le tempeste, passando direttamente al momento in cui tutte le nubi si diradano. Ho rimandato le parole, con esse ho fatto meravigliosi giri, le ho mangiate, ragionate, ma mai agite. E poi alla fine è questo che ti uccide: avere più parole dentro di quante realmente ne abbia mai dette.
Sono certa che se continuo a tacere imploderò, proprio come un edificio che si accartoccia su se stesso. Così eccomi qui, caro mio post di presentazione alquanto anomalo: questo è il mio primo passo, quello di cui riderò fra qualche tempo, quello che ringrazierò per avermi permesso finalmente di regalare a qualcuno i miei silenzi.
Avete mai visto un'implosione? No?
Allora godetevi lo spettacolo...